RIMUOVERE LO STRATO DI ROUGE

RIMUOVERE LO STRATO DI ROUGE

Il rouging risulta presente in tutti quegli impianti di distribuzione di acque/vapori demineralizzati o speciali apparentemente poco aggressivi ma causa del presentarsi periodicamente del problema. Anche se non visibile nei primi mesi di attivazione di un impianto, lo scorrere nelle tubazioni di queste acque causerà con il tempo il formarsi sempre più consistente del rouge. Per il motivo sopra citato, l’industria farmaceutica ed alimentare sono le più colpite, nonostante l’utilizzo comune di impianti realizzati in acciaio inossidabile che, però, si comportano in modo passivo nei confronti di molti prodotti. Generalmente le tubature che compongono gli impianti farmaceutici vengono saldate in loco. Questa lavorazione di saldatura porta ad una parziale rimozione del film passivo che richiede, prima dell’avviamento impianto, un trattamento di decapaggio e passivazione per ripristinare lo strato protettivo. Strato che consente di iniziare la produzione con una buona pulizia dell’impianto il quale necessiterà però, periodicamente, di effettuare un processo di derouging per mantenere incontaminate le superfici.
Una superficie elettropulita permette infatti una più facile rimozione del rouge creatosi, rallentandone al contempo la formazione.

L’aspetto?
Il “rouge”, si presenta sotto forma di rivestimento rosso, il classico colore della ruggine, che va a depositarsi principalmente nella parte interna inferiore delle tubature adibite allo scorrimento delle acque speciali o del vapore. Oltre ad essere esteticamente poco gradevole non è di certo accettabile la presenza di queste particelle contaminate nei processi produttivi farmaceutici o alimentari, a causa dell’alto rischio di proliferazione di batteri.

La soluzione?
È quindi fondamentale rimuovere questo strato di “rouge” ad elevato contenuto di ossido di ferro e creare un nuovo film protettivo passivo ultra sottile contenente alti livelli di ossido di cromo. In passato si ricorreva all’utilizzo di prodotti capaci di garantire discreti risultati ma sicuramente più impattanti dal punto di vista ambientale. Oggi, si fa riferimento a soluzioni chimiche meno aggressive comunque in grado di fornire eccellenti risultati, rispettando allo stesso tempo l’ambiente e l’aspetto originario del metallo, che risulterà sicuramente meno opacizzato a fine processo. Queste lavorazioni possono essere effettuate manualmente immergendo il manufatto da trattare in apposite vasche di dimensione variabile oppure, se si tratta di tubazioni, facendo circolare la soluzione anti rouge all’interno delle stesse. Non solo, l’innovativa tecnica a spruzzo permette di rimuovere le contaminazioni previa rimozione dell’ossigeno nell’area del trattamento. Questo permette di effettuare il trattamento su tubazioni, autoclavi, contenitori di produzione o stoccaggio o freeze-drying